Purtroppo sono più lenta di un cammello ma piano piano pubblicherò tutto, scusate tanto ç_ç
Diciamo che questo è un regalo particolare perché questa frase non mi ha ispirato una fiction ma un manifesto, spero sia gradito ugualmente!
Questo manifesto è stato scritto senza pretese di alcuna sorta, non va contro nessun paring ne pretende di essere fonte di verità e assoluta oggettività della lettura del manga. E' semplicemente un'opera scritta da una fan per esprimere i propri sentimenti e pareri sulla coppia. Prologue Birth
The flower that blooms in adversity is the rarest and most beautiful of all.
Grazie a SnowFlower87 per aver ispirato questo manifesto,
ovviamente è tutto tuo eheh
UNA RAGAZZA FORTE
E’ così che la definirei se mi chiedessero di descrivere Sakura con una parola. Ovviamente non parlo dei cazzotti che belli dolorosi, tra l’altro, è in grado di sferrare.
Sakura è forte in quei momenti nei quali sa perfettamente di essere carente rispetto ai suoi compagni di squadra.
E’ forte perché è consapevole di questo e non si arrende. Ritengo che la più grande forza di Sakura sia proprio quella spirituale. Una forza che sa riconoscere i propri limiti. E’ pur sempre un’adolescente. Più ci penso e più mi rendo conto che lei, più di tutti, rappresenta l’adolescente medio del nostro tempo. Una ragazza che vive una vita normale, con i desideri di una persona della sua età, con le debolezze, le paure, le scoperte. E questo non è un difetto, è un regalo che Kishimoto ci fa dicendo che dentro il manga ci siamo anche noi.
Quando durante la saga di Zabusa cede e piange straziata di fronte al dolore, che lei non conosce: perdere la persona amata. Lo sente per la prima volta a differenza di Sasuke, Naruto e Kakashi. Non è spiritualmente più debole di loro, semplicemente ha tempistiche diverse. Ha le stesse tempistiche dei numerosi ragazzi che hanno la possibilità di vivere la loro vita normalmente. Sakura è l’appiglio alla realtà, è la verità di un’adolescenza che cresce.
Perché questo fa Sakura, cresce. E ce la mette tutta proprio perché non ha le medesime possibilità degli altri, proprio per questo, ai miei occhi, il suo sforzo pare così grande.
Il coraggio lo tira fuori quando vuole alzare la mano per permettere a Naruto di non rinunciare al suo sogno, e non è un atto di codardia proprio perché non è fatto per se stessa ma per il suo amico. E’ un tipo di coraggio sicuramente diverso da quello di Naruto, è un coraggio di generosità.
Ovviamente l’emblema della forza morale di Sakura esce nella foresta della morte, quando cerca in tutti i modi di prendersi cura dei suoi compagni, in quel momento incoscienti, ed è li che c’è lo stacco vero dall’infanzia. Il famoso taglio di capelli è l’abbandonare le illusioni, quei sogni felici e bellissimi che ci portavamo dietro. Sono convinta che è un tipo di distacco che fa soffrire ma lei lo affronta, per sei stessa. Questa è una cosa importante, i cambiamenti nella sua vita sono fatti per sei stessa ma sono stimolati dalle persona importanti. Non vuole più essere un peso perché si sentirà una persona migliore non essendolo più.
E’ forte quando da bambina tronca con Ino per uscire da sotto la sua ala ma allo stesso tempo non smette un attimo di volerle bene. Proprio per questo ce la mette tutta l’esame di selezione dei chunin contro l’amica, perché vuole dimostrare che quel cambiamento è avvenuto. Ma allo stesso tempo qualcosa non è cambiato il bene che le vuole.
E’ forte quando sa di non avere la minima speranza di sopravvivenza contro Gaara eppure si frappone fra lui e Sasuke per salvarlo.
E’ forte perché è pronta ad impegnarsi per la vita per rendere felice la persona amata. Perché è disposta ad abbandonare tutto per renderlo felice. Perché sa che con Sasuke hanno trascorsi diversi ma vuole provare a curare il suo dolore.
E’ forte perché da allora in poi fa di tutto per riportarlo indietro. Perché per questo non smetterà mai di apprendere.
E’ forte perché vive con la convinzione di non aver fatto nulla per lui.
E’ forte perché il dolore per un tempo passato che non c’è più, per la lontananza è pressante eppure si impegna ancora e ancora e cerca davvero di non essere un peso per qualcuno, non esterna mai i suoi sentimenti.
E’ forte perché a costo di farsi odiare per sempre dal suo migliore amico preferisce saperlo al sicuro, preferisce sopportare il suo odio che la sua perdita.
E’ forte perché decide di uccidere Sasuke nonostante sa che questa sarebbe la fine della sua vita, che l’intento riesca o no.
E’ forte perché ha fiducia nei suoi due compagni nonostante sia ignara di tutto.
E’ forte perché nonostante tutto il dolore non smette mai di amare Sasuke, nemmeno una volta.
UN RAGAZZO CHE SI DISSE DI CHIUDERE SEMPRE A CHIAVE
Se invece dovessi pensare a Sasuke mi verrebbe in mente questa dicitura. Lui è un personaggio emblematico, senza alcun dubbio; tanto amato dall’autore, risulta da sempre uno dei più particolari proprio perché è difficile sondarlo. I traumi della sua infanzia lo hanno reso chiuso, diffidente verso gli altri proprio perché la persona che più amava l’aveva ferito nel modo peggiore.
L’ho sempre immaginato che insieme alla sua promessa di vendetta avesse promesso a se stesso di non far entrare nessun’altro nella sua vita che potesse diventare importante, a cui avesse voluto così tanto bene da riuscire a ferirlo come era già successo.
Nessuno che avesse di nuovo la chiave del suo cuore così fragile. Ma questo succede, invece, con Naruto, Sakura ed in un certo modo anche con Kakashi. Personalmente non ho ancora capito in profondità il loro rapporto, ma di certo lui è l’unico che Sasuke riconosca come un mentore, anche se non proprio come maestro, cosa che non fa di certo con Orochimaru.
Comunque durante l’esperienza da team 7 loro sono le uniche persone che riusciranno ad avvicinarlo, nonostante le sue ripetute resistenze. Che i suoi compagni siano alla fine diventati delle persone importanti, le uniche, per lui è indubbio, lo dice Sasuke stesso a Naruto durante lo scontro contro Gaara quando Sakura è svenuta:
“Ho già perso tutto una volta, non voglio più vedere le persone a me care morire un’altra volta.”
Mi suscita molta tenerezza pensare quanto deve essere costato a Sasuke dire quelle parole. Me lo immagino, nei giorni antecedenti, aver fatto dei pensieri fra se e se, stupendosi di considerare qualcuno in questo modo, ma poi li abbia scacciati, nascondendoli negli angoli più bui della sua mente, come se questo non fosse possibile. Anche se tutto quello che fa durante la prima serie conferma ciò che poi lui stesso affermerà esplicitamente. Anche senza, erano ovvi i suoi sentimenti, si percepivano dai suoi gesti.
Ma il fatto che l’abbia ammesso, che l’abbia detto ad alta voce, è importante perché lo ha reso effettivo per se stesso. E’ un punto di non ritorno, perché sappiamo che dire per la prima volta qualcosa di importante lo stacca dalla nostra intimità e lo trasporta finalmente nel mondo. E questo lo rende reale, vero, importante.
Quella dichiarazione più che avere l’esplicito compito di informare Naruto mi è sembrata un’affermazione verso di se. Di un Sasuke che prende coscienza totale che nella sua vita c’è di nuovo qualcuno per cui valga la pena di lottare. Qualcuno a cui volere bene. Immagino quante emozioni abbia provato in quel momento, alcune anche non belle, ma è un segno di maturità perché finalmente sa dare fiducia. Quelle chiavi che gelosamente si teneva stretto riesce a posarle su una mano aperta verso di lui.
AMANTI DALLA NASCITA
Non sono mai riuscita a vederli come amori di infanzia, ne amici di infanzia il quale legame si trasforma in amicizia. Sin dal primo momento li ho visti come amanti appena incontrati, che per la prima volta si conoscono davvero. Sakura è attratta, incuriosita fino a preoccuparsi per lui dall’età di otto anni ma non ho mai creduto che quello si potesse chiamare amore. Sono sempre stata convinta che l’amore può nascere solo vivendosi quindi vedo la nascita dell’amore in Sakura dal momento in cui conosce veramente Sasuke, cioè da quando fanno parte dello stesso team.
Li ho sempre concepiti come esseri di amore, mai di amicizia,semplicemente perché prima non c’era un’amicizia e solo conoscendosi in Sakura cresce il vero amore, un amore che ancora oggi continua a sorprendermi perché resiste a tutto.
Mi risulta quasi incredibile pensare da quanto sostengo questa coppia, poche sono resistite così a lungo. Quando Sakura e Sasuke sono insieme, in un contesto di vita normale (ovviamente inquadrandolo nel mondo ninja) interagiscono e tirano fuori la parte migliore l’uno dell’altra. È questo l’ideale che non ha mai fatto morire la passione per loro.
Sasuke sa capire veramente Sakura, più di tutti, forse solo Ino si avvicina a questa intesa ma in modo diverso. Lui arriva dove i silenzi di Sakura le fanno tenere tutto dentro; come quando prima della prova di selezione dei chunin riesce a percepire la sua insicurezza. Lei infatti è convinta di non essere pronta per l’esame che stanno per sostenere perché vede un baratro tra lei e i suoi compagni di squadra. Sasuke in pochi secondi capisce che “Oggi Sakura è strana”. Solo lui riesce a vedere oltre la maschera di apparente tranquillità. Probabilmente perché Sasuke stesso la usa. Però allo stesso tempo penso sarebbe riduttivo circoscrivere la loro affinità solo a questo. Vedendo più in profondità le loro anime risultano compatibili, nelle differenze e somiglianze. Sasuke è, come ho già detto nella parte dedicata solo a Sakura, il maggiore stimolo che la invoglia a volere il meglio per se stessa.
Così nel medesimo modo Sakura riesce a far aprire Sasuke con grande naturalezza. A lei rivela cose molto intime, con un impulso che nemmeno lui riesce a controllare, sono convinta infatti si stupisca di se stesso. Già durante la prima prova dei campanelli le rivela un primo accenno alla sua vendetta. Il che è paradossale, il team si è appena formato.
Ma Sakura non asseconda sempre Sasuke, anzi, il suo è un amore autentico che riesce a migliorarlo. Non si fa problemi ad urlargli contro nella foresta della morte quando lui trema contro Orochimaru mentre invece Naruto si sacrifica per i compagni. Gli dice chiaramente che è un vigliacco a differenza di Naruto. Questo è quello che si può definire un colpo basso, e Sakura ne è consapevole, ma è anche ciò di cui Sasuke ha bisogno in quel momento.
È l’unica che riesce a calmarlo dalla furia del segno maledetto. Il suo amore riesce a riportarlo alla realtà.
Sakura è l’unica a capire ed anticipare la vera intenzione di Sasuke, lasciare il villaggio. Non sa come fermarlo e quindi cerca di donargli quello che ha: la promessa di un amore, una roccia su cui fare affidamento, un impegno per essere sempre allegri, sperando che possa bastargli. Non ha nient’altro da offrirgli e lo sa bene.
Sono convinta che Sakura, capendo che Sasuke se ne stesse andando, abbia deciso di non avvisare qualcuno proprio perché era arrivata nel profondo. Sapeva che non bastava la forza per convincerlo, sarebbe solo rimasto intrappolato, soffrendo, per andarsene comunque. Voleva convincerlo a restare, che fosse una sua libera scelta.
Quel “ Ti aiuterò anche con la tua vendetta,non so cosa potrò fare… ma farò del mio meglio per riuscire a fare qualcosa. Quindi per favore resta con me… o portami con te se non puoi stare qui ” sta urlando un “ti vorrò bene in qualunque caso, vendetta o no”. Ah, solo adesso che lo scrivo mi rendo conto della similitudine, visti gli ultimi eventi, con un'altra dichiarazione. Ahah che autore ripetitivo!
Dedicato al forum SASUSAKU - UNDER THE SAME SKY e a tutti i suoi utenti.
A loro che il Sasusaku l'hanno visto da lontano e non l'hanno mai abbandonato, che hanno per loro un amore così forte che solo a quello di Sakura può essere paragonato.
Grazie, per quella bella avventura che vorrei sempre ricordare.
© creato da ~ A e r i t h/ _ I S T a n t
per iniziativa Black Madness? Black Present!
© fan art girlUnknown
Edited by ~ A e r i t h - 18/1/2013, 21:12
perché mi hai fatto ricordare in una sola volta tutti i motivi per cui amo questa splendida coppia, le ragioni per le quali adoro così tanto i personaggi di Sasuke e Sakura. E' bello leggere le emozioni comuni che ci sanno trasmettere. Mi sono ritrovata in tutto ciò che hai scritto.