Sasusaku - Under the same sky

Un'analisi del 685

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nassel
view post Posted on 26/7/2014, 16:07     +4   +1   -1




*Prima di inziare, lasciatemi essere chiara : se sei un hater della coppia o di sakura, abbi almeno l'onestà intellettuale di sapere a priori cosa stai per leggere, e che molto probabilmente questo non ti piacerà. Se sei in cerca di un confronto pacifico, accomodati.... ma se vuoi fare del bashing sei pregato di andarti a trovare un altro posto dove sfogare le tue frustrazioni.*


Allora, avevo promesso che avrei scritto questo post in effetti; il mio obiettivo essenzialmente è quello di fare un'analisi deli capitolo 685, basandomi più o meno sulle altre interpretazioni che ho visto su tumblr e in particolare sulle conoscenze di Sakuya-Hime, che qualche giorno fa ha scritto un post sul suo sito personale in cui cercava di rimettere insieme tutti i pezzi del mito di Ninigi-no-Mikoto. Per dare a Cesare quel che è di Cesare, mi pare doveroso e più pragmatico citare direttamente il post in questione, senza che mi perda in inutili spiegoni aggiuntivi. Cercate di mantenere bene a mente quanto scritto. perchè questo sarà essenziale per capire il significato del capitolo in chiave simbolica.

Naruto e la leggenda di Ninigi-no-Mikoto

CITAZIONE
Amaterasu (dea del sole), Tsukuyomi (dea della luna) e Susano’o (dio della tempesta) sono figli del dio Izanagi, fratello e sposo di Izanami. Amaterasu nacque dall’occhio sinistro di Izanagi, Tsukuyomi da quello destro, Susano’o dal soffio di Izanagi. Nello sharingan le tecniche Amaterasu e Tsukuyomi si attivano proprio con i rispettivi occhi.
A quel tempo in Giappone c’erano molti disordini, così la dea Amaterasu incaricò suo nipote Ninigi no Mikoto (come sappiamo Mikoto è il nome della madre di Sasuke) di scendere tra gli uomini per riportare “la pace e l’equilibrio”, parole che se non sbaglio sono citate da Suigetsu. Per far sì che gli uomini riconoscessero in lui un dio, Amaterasu gli consegnò i tre Tesori di Yamato (future insegne imperiali): la gemma Yasakani no Magatama presente nella collana di Amaterasu (Itachi indossa una collana molto simile), lo Specchio di Yata, la spada Kusanagi. Esistono due tipi nel manga di spada Kusanagi, una di Orochimaru e l’altra di Sasuke. Nelle leggende Susano’o trovò la spada nel corpo di un serpente a otto teste di nome Orochi e poi la donò ad Amaterasu, che la passò a Ninigi. Si presume dunque che Itachi rappresenti Amaterasu. Tra l’altro lui è membro dell’Akatsuki e Amaterasu riflettendosi nello Specchio di Yata ha creato l’Akatsuki, l’alba.
Ritornando a Ninigi no Mikoto, che probabilmente si identifica nel personaggio di Sasuke, possiamo definirlo come il primo Figlio del Cielo (nome che è stato attribuito successivamente agli imperatori). Il marchio del cielo è un simbolo ricorrente in Giappone e nella cultura orientale e lo ritroviamo anche all’interno del manga sia nello sharingan sia sul collo di Sasuke con il segno maledetto. L’autore chiama questo segno “Sigillo maledetto del Cielo”. Il segno scompare proprio per merito di Itachi (forse il momento della separazione tra Amaterasu e suo nipote, pronto a lasciare per sempre il regno degli dei e intraprendere il suo viaggio tra gli esseri umani). Per compiere la sua missione Ninigi devette attraversare un ponte che collegava il Cielo alla Terra (Konan prima di morire cita metaforicamente un ponte che avrebbe condotto gli uomini alla pace). Ma per giungere dall’altra parte Ninigi devette confrontarsi con il Dio dei Sentieri (una specie di Rikudou quindi, le cui vie possono essere rappresentate nel Buddhismo nella Ruota del Dharma, che racchiude al centro il simbolo del Cielo).
Una volta giunto sulla terra, su una spiaggia Ninigi incontrò Konohana no Sakuya-hime. Sakura in una cover richiama simbolicamente questa principessa. Sakuya viene disegnata sempre con lo Specchio nella mano destra e un ramo di Sakura nella sinistra. Nella cover Sakura si pettina con la mano sinistra, cosa molto difficile per chi non è mancino, e sappiamo che lei non lo è. Sulla spazzola è dipinto un fiore di Sakura. Nella mano destra, invece, sorregge uno specchio. Lo specchio è il simbolo solare più elevato in quanto emblema di Amaterasu, oltreché espressione di chiarezza e di sincerità d'animo. Coincidenza carina è che togliendo la sillaba “na” esce: Konoha no Sakuya-hime (la principessa Sakuya della Foglia). Konohana no Sakuya-hime significa “principessa di luminosi alberi fioriti” (gli alberi in questione sono i Sakura, l’albero sacro del Giappone e simbolo stesso di Sakuya). Kishimoto in relazione al capitolo 181 scrive la seguente frase: "In una notte d'estate la luna illumina alberi meravigliosi e i nostri gentili ricordi, cosa si nasconde dentro di essi?" questo può ricollegarsi direttamente al significato del suo nome.
Ninigi e Sakuya si innamorarono e lui chiese in sposa la ragazza. Il padre di lei, Ohoyamatsumi, acconsentì e offrì a Ninigi anche la figlia maggiore, Iwanaga, la principessa delle rocce. Ma Ninigi decise di sposare solo Sakuya. Rifiutando Iwanaga però lui diveniva mortale (le rocce simboleggiano l’immortalità) e scegliendo Sakuya la sua vita sarebbe stata breve come la fioritura dei Sakura (la vita umana paragonata all’immortalità). I Sakura rappresentano la bellezza e la fugacità della vita: proprio nel momento più bello della fioritura, si abbandonano al soffio del vento, così morendo. Ma i Sakura sono anche Primavera, rinascita e fertilità. Questi erano i doni di Sakuya. Lei gli avrebbe dato una discendenza che non avrebbe mai avuto fine, la discendenza imperiale che dopo 2.600 anni è ancora in vita (questo richiama al desiderio di Sasuke di ricostituire il suo clan).
Sakuya rimase incinta la prima notte di nozze, così che Ninigi sospettò che lei potesse aver avuto rapporti prima del matrimonio. Per dimostrare la sua innocenza e il suo amore per Ninigi, Sakuya fece un giuramento. Partorì tre gemelli, Hoori, Hoderi e Hosuseri (nomi legati al Fuoco), e facendo appello al suo giuramento diede fuoco alla capanna dove si trovava con i suoi bambini. I gemelli non vennero toccati dalle fiamme. In questo modo lei dimostrava che erano figli di un dio, ovvero di Ninigi. Così iniziò la riunificazione del Paese. Sarà poi loro nipote Jinmu (Hokohohodemi no Mikoto) a divenire il primo imperatore del Giappone nel 660 a.C.
Nel capitolo 685, forse casualmente, ci sono 4 elementi che riconducono alla leggenda di Ninigi e Sakuya: la sabbia nella dimensione del deserto e il mare della dimensione del mare acido, ricordano il luogo in cui i due si sono incontrati per la prima volta; il fuoco nella dimensione di lava e le ustioni sulla pelle di Sakura, ricordano il sacrificio tra le fiamme della principessa in dimostrazione del suo amore.
In realtà anche in una cover c’è un richiamo all’ambientazione della spiaggia. Qui Sakura pare proprio rappresentare Sakuya. Tra le mani la ragazza tiene l’uchiwa, il ventaglio estivo rotondo e non pieghevole da cui deriva il nome del clan Uchiha. Sul ventaglio inoltre è rappresentato un simbolo molto simile a quello dell’insegna della polizia di Konoha, gestita appunto dal clan Uchiha.


Bene. Partiamo quindi dall'evidenza abbastanza lampante che Kishimoto si sia sempre ispirato al mito di Ninigi per costruire parte delle dinamiche che interessano non solo il sasusaku, ma anche gli Uchiha in generale. Questo ovviamente non significa che l'autore sta seguendo alla lettera i miti da cui trae ispirazione, ma li sta semplicemente rielaborando in chiave diversa pur cercando di mantenerli sufficientemente RICONOSCIBILI agli occhi dei lettori. Naruto è un manga che deve il 90% della sua trama esclusivamente alla rivisitazione che Kishimoto ha fatto di una serie di miti e leggende folkloristiche che fanno parte della cultura tradizionale nipponica (il restante 10% proviene direttamente da concetti filosofici orientali LOL in pratica sto dicendo che kishimoto è tutto meno che un autore originale :D ); questo ci porta quindi a dire che a differenza di un lettore occidentale, i lettori orientali hanno di base un bagaglio di conoscenze per poter interpretare tutti i rimandi culturali dell'opera. Il mito di Ninigi-no-Mikoto in Giappone, ha lo stesso valore ed importanza dell' Eneide qui da noi, giusto per farvi cogliere il livello dell'importanza della leggenda, ed è qualcosa che TUTTi i giapponesi conoscono fin dalle elementari, visto che sintetizza in esso l'intera identità nazionale da un punto di vista religioso, politico e soprattutto culturale.

Detto ciò, mi pare quindi doveroso fare chiarezza su una cosa : E' vero che questo manga è scritto per tredicenni, ma è anche vero che questo manga è principalmente rivolto ai tredicenni giapponesi. Noi del fandom occidentale abbiamo spesso il preconcetto sbagliato di ritenere Naruto un manga che ,essendo commerciale e rivolto ai ragazzini, per principio non può avere così tanti rimandi culturali "seri", e che quindi le varie insinuazioni fatte a destra e a manca sulle possibili citazioni, siano solo il risultato di un'interpretazione forzata da visionarie fangirl. Bhè...NO! Si può essere commerciali con qualsiasi cosa, l'importante è la forma con la quale si presenta il prodotto; inoltre commerciale non è sempre sinonimo di scarsa qualità (oddio adesso la qualità del manga è scarsa per davvero, ma diciamo che l'idea di base era buona anche da un punto di vista concettuale); quindi SI! E' molto probabile che l'intento di Kishimoto sia sempre stato quello di reinterpretare in chiave "narutiana" l'identità culturale del suo paese, essenzialmente per omaggiarla.

Questo post è scritto principalmente per dimostrarvi che Kishimoto con il suo manga ha sempre e solo voluto fare questo; raccontare in chiave moderna la sua identità nipponica, da un punto di vista religioso (richiami al shintoismo (Ninigi) e buddismo (Eremita dei sei sentieri)), storico (la figura del ninja), folkloristico; e in questo scenario il mito di Ninigi-no-Mikoto, che ha condizionato molto il personaggio di Sasuke (che come sappiamo è il motore della trama), si inserisce sia come fonte d'ispirazione per l'identità religiosa (è una leggenda che ha posto le basi dello shintoismo), ma anche storica,sociale e culturale (in giappone il mito è considerato reale, in quanto giustificherebbe l'origine divina della discendenza imperiale giapponese, quindi HA un valore politico,storico e religioso alo stesso tempo). In sostanza : il mito di Ninigi è l'espressione stessa dell'intera identità nipponica; il mito più importante della loro tradizione. E qui arriviamo alla conclusione della premessa : SE KISHIMOTO,UN AUTORE COSI' LEGATO ALLE SUE RADICI, HA DECISO DI INSERIRE DEI RICHIAMI EVIDENTI AL MITO DI NINIGI ANCHE PER LE QUESTIONI DEL SASUSAKU, NON CONTRADDIRA' MAI IL MITO. POTRA' MODIFICARLO NEL MEZZO, MA NON ALTERERA' MAI LA CONCLUSIONE FINALE. CARI HATERS, QUESTO E'. E' come chiedere al Papa di riscrivere la Bibbia in versione "2014"...dirà che David invece della fionda avrà usato una pistola a laser per uccidere Golia...ma comunque sia, Golia schiatterà comunque. CAMBIA LA FORMA,NON IL CONTENUTO.

Il capitolo 685

Dopo tutte le premesse, arriviamo a commentare il capitolo. Questo capitolo è importantissimo per il sasusaku, e per il personaggio di Sasuke in particolare; sintetizza in un singolo episodio i 2 eventi principali che,secondo il mito di Ninigi, hanno caratterizzato la storia di amore tra il dio e Sakuya:

1) L'incontro di Ninigi con Sakuya sulla spiaggia, da cui seguì l'innamoramento di entrambi.
2) La dimostrazione di amore,attraverso il sacrificio, di Sakuya per Ninigi al fine di dimostrare la sua lealtà e la sua purezza di sentimenti.

Inoltre il capitolo enfatizza ancora di più il concetto di incontro/riunione tra sasuke e sakura, proprio attraverso l'impostazione dell'intera situazione : Il loro incontro infatti, non è casuale e tranquillo come nella storia originale, ma è di fatto un'operazione di salvataggio. Questo comporta quindi a mettere l'accento sul valore della "riunione" dei personaggi, che viene resa ancora più importante e può essere letta in chiave simbolica su più livelli.

Ma andiamo per gradi.

Anzitutto, come ha già scritto Sakuya-Hime, il deserto e il mare acido sono un rimando alla famosa spiaggia che suggellò l'amore tra Ninigi e Sakuya. Perchè scegliere proprio il mare acido e non il mondo di lava per far ustionare Sakura? Perchè posizionare Sasuke proprio nel deserto? Perchè scindere i due elementi fondamentali di una spiaggia (sabbia e mare) , in due locations distinte e assegnate separatamente ai personaggi? Perchè in entrambi i casi il deserto rappresenta una minaccia per Sasuke, come il mare acido rappresenta una minaccia per Sakura (come se in realtà facessero parte della medesima entità). LA SCISSIONE TRA DESERTO E MARE E' SOLO APPARENTE, NEL CAPITOLO QUESTI DUE ELEMENTI IN REALTA' UNISCONO IMPLICITAMENTE I PERSONAGGI POICHE' RAPPRESENTANO DELLE FONTI DI PERICOLO PER ENTRAMBI; PERICOLO CHE VERRA' SUPERATO SOLO GRAZIE ALLA DETERMINAZIONE DI LEI.

E' la determinazione di Sakura a permetterle di andare avanti nella ricerca nonostante la sua ferita, ed è sempre e solo la sua determinazione a permettere a sasuke di raggiungerla, poichè è solo grazie alla spinta al limite del suo chakra che il varco è rimasto aperto per il tempo necessario. Il giubbotto, è usato come evidente simbolo del sacrificio fatto da Sakura per raggiungere sasuke, nonchè della sua determinazione che "ha salvato entrabi" e ha permesso il loro incontro. Il giubbotto a terra è diretta conseguenza dell'ustione di Sakura(dovuta al mare acido), senza la quale non ci sarebbe stato comunque modo per Sasuke di raggiungerla (ricordiamo che Sasuke si è salvato sia perchè Sakura ha permesso di mantenere aperto il varco, ma anche perchè è riuscito a teletrasportarsi al posto del giubbotto di lei); il legame tra il deserto ed il mare acido è ancora più evidente se si considera il giubbotto come elemento di unione, e ciò non fa che riconfermare il concetto che SIMBOLICAMENTE le due dimensioni sono un'unica entità,un'unica dimensione fisicamente scissa, ma collegata a livello concettuale. Esattamente come i due personaggi in questione, che per tutta la durata dello shippuden sono stati separati, eppure invisibilmente uniti dai loro SGUARDI.

L'aspetto dello sguardo è molto importante e rappresenta il secondo elemento simbolico,oltre al giubbotto, per il concetto di "unione" tra le dimensioni/personaggi. A prescindere dalle scemenze dell'eye smex,dette tanto per ridere un po', nel capitolo 685 è proprio la vista a connettere sasuke e sakura attraverso le dimensioni. Il concetto di vista è rimarcato non solo dal fatto che sasuke utilizza una tecnica oculare per teletrasporstarsi, ma anche dal fatto che sakura "cerca" con la vista attraverso le dimensioni, ed obito mette a disposizione i suoi occhi per poter aprire un passaggio. Inoltre è solo grazie alla vista che sasuke è in grado di vedere il giubbotto di sakura (simbolo del suo sacrificio per lui, non scordiamolo) e a switcharsi all'ultimo minuto. E' quindi lo sguardo finale che si scambiano nell'ultima pagina, a suggellare la loro riunione, che per la prima volta da inizio shippuden, non è più solo di sguardi, ma è anche fisica.

L'INTERO CAPITOLO E' UNA METAFORA DEL RAPPORTO TRA SASUKE E SAKURA.

Ficcatevelo bene in testa ragazze mie xD

Continuiamo con la lettura simbolica. Appellandoci al mito sappiamo che Ninigi incontrando Sakuya PER LA PRIMA VOLTA sulla spiaggia, se ne innamorò. Ora, io voglio mantenere un margine di realismo, e penso che Sasuke NON si sia innamorato di Sakura nel capitolo 685, ma in accordo alla leggenda di riferimento, il capitolo 685 (per quanto riguarda strettamente il sasusaku) va letto dal POV di Sasuke. Strutturalmente parlando, è Sasuke a: vedere Sakura -> correre verso di lei -> notare il suo giubbotto(sacrificio) -> raggiungerla(switch) -> sorreggerla -> e guardarla per primo -> ringraziarla (inquadrando il giubbotto, di nuovo). Inoltre, voglio rimarcare già quanto detto, e cioè che questa riunione tra sasuke Sakura rappresenta in realtà la loro prima vera riunione (dopo molte altre riunioni precedenti che gli avevano visti sempre fisicamente distanti e collegati solo dallo sguardo), il loro primo vero incontro (enfatizzato dal fatto che c'è un contatto fisico diretto) e per la prima volta Sasuke, nel sorreggerla la guarda e RICONOSCE l'importanza del sacrificio fatto da Sakura per lui (il giubbotto), ringraziandola.

Questo capitolo è sicuramente servito a Sasuke per fargli intuire che Sakura lo ama ancora, anche se personalmente non penso che Sakura abbia compreso appieno ciò che lui prova per lei (visto che rimane un mistero anche per noi lettori, e infatti è proprio per questo che sono convinta che avremo un ultimo atto risolutivo per la coppia).

Ritornando nuovamente al mito, sappiamo che a un certo punto Ninigi dubitò dell'amore di sakuya e quest'ultima decise di dimostrargli la sua lealtà uccidendosi nelle fiamme. Dal capitolo 685, è evidente come l'ustione di sakura sia un rimando al sacrificio ben più drastico che fece Sakuya, e come questo sacrificio sia stato determinante al fine che Ninigi/Sasuke comprendesse i sentimenti di Sakuya/Sakura. Inoltre, Kishimoto a mio parere ha sfruttato l'episodio del paese del ferro, proprio per insinuare in Sasuke il dubbio sui sentimenti di sakura, visto che reputo che il ragazzo abbia interpretato il gesto di lei come un atto di TRADIMENTO nei suoi confronti, aggravato anche dal fatto che all'epoca Sakura ricorse proprio alle parole del 181 per "ingannarlo". Dal paese del ferro in poi (fino appunto al 685), penso che Sasuke abbia perso fiducia sia in Sakura che in Kakashi (pensando erroneamente che entrambi ormai si fossero arresi, dimostrando di voler spezzare per primi il legame che avevano con lui attraverso le azioni svolte durante il meeting del paese del ferro). Il Sasuke che abbiamo avuto dal capitolo 631 in poi quindi, era un Sasuke che non riponeva più grande fiducia nè in Sakura, nè tanto meno in Kakashi, e forse anche per questo i suoi modi diretti e bruschi nei loro confronti, sono stati così tanto enfatizzati da Kishimoto. Il 685, è servito a sanare (in parte) la reputazione che Sasuke ha di Sakura, facendogli per lo meno riacquisire la fiducia in lei che aveva perso.

Per concludere : Ritengo che questo capitolo sia un importante punto di svolta per la coppia; ovviamente ciò non è ancora sufficiente per mettere a posto tutte le cose irrisolte tra loro, ma ha iniziato inevitabilmente a sanare il loro rapporto; o meglio... a sanarlo dal punto di vista di Sasuke, che al momento è la cosa più importante.
 
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Sakuya-hime
view post Posted on 26/7/2014, 17:04     +1   -1




Bellissima spiegazione Nas :blush:

Ti ringrazio per la citazione xD di sicuro nel mio riassunto ci sono errori e imprecisioni, ma lo scopo era solo quello di cercare di far quadrare i conti ^-^
Concordo con tutto quello che hai detto ** Per quanto riguarda il giubbottino di Sakura c'è da dire che non era essenziale per la tecnica in sé di Sasuke, però resta il fatto che lui è andato proprio a occupare lo spazio dove poco prima c'era l'indumento. Per questo il simbolismo è ancora più forte *_*
Mi aspetto a breve qualche altra scena SasuSaku e magari un flashback che spieghi come mai Obito e Sakura sono di nuovo in forze e perché l'occhio sinistro di Sasuke non funzionava nel 686
 
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sakuchiha
view post Posted on 26/7/2014, 17:32     +1   -1




Analisi pefetta Nas :wub:
 
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nassel
view post Posted on 26/7/2014, 18:03     +1   -1




grazie mille a entrambe! e non ho parlato nemmeno del titolo...tutto fatto in modo tale da rendere il simbolo del sacrificio ancora più importante! Ed ovviamente è importante proprio perchè serve a Sasuke xD
 
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Juliette_
view post Posted on 26/7/2014, 19:17     +1   -1




Nas, è un'ottima illustrazione di come Kishi prenda ispirazione dal mito, rielaborandolo nel suo manga per illustrare le relazioni tra i suoi personaggi e allo stesso tempo renda omaggio al patrimonio culturale del suo paese.
Venendo al sasusaku, Sakura come illustrato nella copertina del 265 ha sempre avuto durante lo shippuden "The Power to find you", ma stavolta ha agito concretamente riguadagnandosi probabilmente la sua fiducia; mentre le altre due volte aveva indotto Sasuke a sentirsi tradito. E' il primo mattone su cui si Kishi vuole ricostruire il loro rapporto (romantico, perché è sempre stato trattato in questa natura dall'autore) e trovo molto significativo che si intrecci così bene con il mito di Ninigi e Sakuya che in molti hanno accostato al sasusaku.
 
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nassel
view post Posted on 26/7/2014, 19:32     +1   -1




Esatto, e infatti la frase di sakura cade a pennello con il capitolo 685. Anzi, sembra finalmente acquisire un senso concreto all'interno del manga. Per quanto riguarda il mito di Ninigi, a prescindere dal sasusaku, i riferimenti sono palesissimi per moltissime cose che riguardano gli Uchiha... parlando con Sakuya, se non sbaglio, Anche la figura di Madara proviene dallo stesso mito, come lo sharingan stesso è la reinterpretazione di un altro aspetto che adesso non ricordo, ma che Sakuya-Hime sicuramente sa. A mio parere, arrivati ad una manciata di capitoli dalla fine, è inutile stare ancora a cercare di smonstare questa teoria, quando il capitolo 685 non ha fatto altro che confermare per l'ennesima volta che per quanto riguarda Sasuke e gli Uchiha, Kishi deve più di una semplice ispirazione al suddetto mito...secondo me. Le cose potevano andare molto diversamente, e invece Kishimoto ha deciso di mantenere Sakura innamorata di Sasuke proprio in previsione di questo capitolo qui...per rievocare meglio gli episodi della leggenda. Sono la prima a dire che la schifezza di Kaguya è stata un'invenzione dell'ultimo minuto, che kishimoto disonestamente ha cercato di spacciarci per decisione ragionata e motivata; ma per quanto riguarda il concept dietro le dinamiche di Sasuke e gli Uchiha (e di Sakura di riflesso), su quello penso che siamo tutti d'accordo che (power up a parte), l'autore ha sempre seguito un progetto strutturato a tavolino.
 
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Juliette_
view post Posted on 26/7/2014, 19:37     +1   -1




Nas, avevi letto l'essay originale in inglese, oltre alla fantastica rielaborazione fatta dalla nostra Sakuya in italiano? Lì parlava di altri collegamenti con la mitologia, anche per quanto concerne Nardo.
 
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nassel
view post Posted on 26/7/2014, 19:45     +1   +1   -1




si la lessi, ma molto tempo fa..per questo non ho tirato in ballo queste nozioni, che so per certo che esistono , ma purtroppo non ricordo tutti i parallelismi. Inoltre comunque, sarebbe servito a dimostrare ancora di più la correlazione della leggenda con gli Uchiha, cosa che comunque rimane abbastanza chiara anche senza tirare in ballo Madara e via dicendo. La cosa interessante è che nel mito originale Ninigi, prima di diventare imperatore, deve sconfiggere il dio dei sentieri...cosa che per molti aspetti sembra rievocare la figura di Naruto...anche questa cosa,dovrebbe avvalorare la tesi per cui l'intero mito di Ninigi sia un riferimento abbastanza incisivo per tutta la trama di Naruto. Se gli haters non ci vogliono riconoscere le analogie della sotto-trama Ninigi-Sakuya, comunque sia le loro argomentazioni non reggono se si prendono in esame tutti gli altri elementi della storia e i personaggi.
 
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Juliette_
view post Posted on 26/7/2014, 19:53     +1   -1




Il SS sta in piedi da solo anche senza il mito. Quello prova solo l'ispirazione che può avere avuto Kishi nel creare la loro storia.
Gli haters se pensano che noi vogliamo provare il ss attraverso la mitologia si sbagliano di grosso, noi stiamo solo interpretando cosa possa avere ispirato l'autore e la simbologia visuale e tematica del 685. Concordi?
 
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nassel
view post Posted on 26/7/2014, 20:07     +1   -1




si esattamente questo! Anche se comunque ci tengo a precisare che secondo me, il fatto che kishimoto abbia tirato in ballo nel suo manga una questione seria come la leggenda di Ninigi, considerando il suo attaccamento alle tradizioni, significa non solo che vuole creare una storia ispirata al mito, ma anche omaggiare la sua cultura. Quindi vuole proporre una sua reinterpretazione del mito, ma mantenendolo intatto dal punto di vista del significato e della sua concluaione...modificarlo nella sua essenza, o nel finale, significherebbe troppo per un giapponse, quasi un ripudio della sua identità. Quindi è vero che il sasusaku si regge a prescindere dal mito, come tutto il resto della trama che ha una certa rilevanza, ma è anche vero che appurare che esiste un riferimento proprio a questo mito in particolare, significa anche ammettere che il finale di Naruto sarà tutto meno che qualcosa che contraddica la leggenda di Ninigi. Ricordati che qui stiamo parlando non solo di un mito, ma di un credo che ha ispirato e ancora oggi ispira un'intera nazione, e che giustifica lo shintoismo come religione di stato, così come l'esistenza dell'imperatore giapponese e dello spirito Yamato che rappresenta l'identificazione ideologica dei giapponesi. Contraddire il mito, sarebbe un suicidio, specie poi se il pubblico è giapponese! Quindi a mio parere, riconoscere la presenza del mito nel manga, dovrebbe far mettere l'anima in pace a tutti quelli che tutt'ora continuano a negare l'importanza di certi eventi che sono successi nella storia. Se Kishimoto l'ha inserito nel suo manga, significa che a prescindere da tutto aveva l'intenzione di scrivere una sua versione del mito, senza alterarlo però nel suo significato simbolico più profondo, e senza soprattutto contraddire niente. Il paragone con la Bibbia non l'ho scelto a caso, perchè dal punto di vista dell'importanza religiosa (e questa leggenda non ha solo importanza religiosa), il mito di Ninigi ha lo stesso peso per un giapponese, come la Bibbia ce l'ha per un cristiano.
 
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Juliette_
view post Posted on 26/7/2014, 20:25     +1   -1




Proprio per ciò che hai detto tu, sarebbe interessante conoscere il parere di un Giapponese sulle connessioni tra questo mito e il manga scritto da Kishimoto.
 
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nassel
view post Posted on 26/7/2014, 20:30     +1   -1




su questo sarei curiosa di saperlo anche io. Infatti mi chiedo se il fandom giapponese lo tenga in considerazione come cosa...considerando che questa storia è uscita allo scoperto diversi anni fa e ancora nessuno l'ha smentita, direi che ci siano buone possibilità sulla conferma delle analagie. E' pur vero che il fandom occidentale non comunica facilmente e in modo diretto con quello orientale e questo lascia tutto un po' misterioso....
 
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Sakuya-hime
view post Posted on 26/7/2014, 22:18     +1   -1




Nas, la leggenda di Madara non e' legata al mito di Ninigi ma a quello dei demoni tengu e del clan Hyuga ^_^
 
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nassel
view post Posted on 26/7/2014, 22:47     +1   -1




scusatemi ragazze! E' che mi sono dedicata alle leggende in un unico periodo, quindi le ho lette tutte insieme e adesso faccio confusione! Fortuna che mi sono tenuta strettamente a quello che avevi scritto te, perchè altrimenti il mio post da serio, sarebbe diventato una barzelletta xD
 
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Sakuya-hime
view post Posted on 27/7/2014, 07:45     +1   -1




Tranquilla xD
Però ora che parliamo della leggenda di Madara mi sono resa conto di una cosa ç_ç
Qui sotto vi metto quello che avevo scritto in un altro post:

Shojobo, il re dei demoni Tengu, prese le sembianze di un uomo e fece innamorare di sé la principessa del clan Hyuga, che divenne sua moglie. Ebbero un figlio, Madara, ma questi non aveva né le caratteristiche tipiche degli Hyuga né quelle dei Tengu. Così gli diedero come “cognome” Uchiha, rifacendosi al ventaglio uchiwa utilizzato dai Tengu. Madara sviluppò lo sharingan e divenne un grande shinobi, amico dello Shondaime. Poi il padre gli rivelò che il suo scopo era quello di creare un essere perfetto (suo figlio appunto) per impossessarsi del suo corpo. Madara allora chiese aiuto a Kyuubi che gli insegnò a dominare il fuoco. Durante lo scontro Madara non riuscì a uccidere il padre, così lo sigillò per sempre. Il sigillo può essere spezzato solo da 3 Uchiha in possesso del MS e dal chakra della Volpe.


Notate qualcosa? ç__ç
Sia la madre di Madara sia Kaguya erano principesse. Kaguya non appartiene al clan Hyuga in quanto ha un cognome diverso, tuttavia i suoi occhi "naturali" hanno il byakugan e nelle prime rappresentazioni stilizzate compariva più volte il simbolo del clan. Nella leggenda lo sharingan, così come il clan Uchiha, derivano dagli Hyuga. Kaguya in effetti è la nonna di Indra, capostipite degli Uchiha.
Madara sigillò suo padre. Il Rikudou, insieme a suo fratello, sigillò sua madre. Shojobo era un demone di fatto, mentre Kaguya è stata chiamata tale una volta che è divenuta malvagia.
Nella leggenda per rompere il sigillo servono tre Uchiha in possesso del MS. Nel momento in cui Kaguya riesce a liberarsi (impossessandosi del corpo di Madara) c'erano appunto tre Uchiha sul campo di battaglia, tutti in possesso del MS.

Voglio credere che siano solo coincidenze T__T
 
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23 replies since 26/7/2014, 16:07   711 views
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