| Ehhh mo' genio è un po' eccessivo xD
Ad ogni modo grazie, ma ti assicuro che senza le conoscenze di sakuya questo post non l'avrei mai potuto scrivere. Detto questo, per rispondere alla tua domanda, qui la vera esperta in materia è proprio Sakuya-Hime, io ho conoscenze più generali sulla cultura orientale, ma non strettamente su quella giapponese. Comunque qualcosa posso dirti anche io (ma aspetta sakuya per approfondimento):
In generale si, in Giappone l'amore romantico è preso molto seriamente e visto essenzialmente come un sentimento che nobilita e onora colui che ama (piuttosto che l'amato). Sul punto dell'onore devi prestare forte attenzione, perchè il Giappone fondamentalmente ha sempre avuto una cultura guerriera che ha influenzato tutti gli aspetti della vita pratica, ma anche dei rapporti interpersonali. E' per questo che nella maggior parte dei racconti tradizionali, le storie d'amore sono sempre tragiche e travagliate; l'amore è visto e vissuto come un qualcosa di estremamente intenso che spinge al limite le capacità umane e allo stesso tempo mette alla prova il soggetto innamorato. E' un'espressione della determinazione, dell'onore, dell'estrema fedeltà. Inoltre amare fino all'ultimo è qualcosa che nobilita poichè spinge a fare azioni estreme, non sempre positive,per il bene dell'amato.
Kishimoto con Sakura mantiene proprio la visione d'amore romantico tradizionale, e il sasusaku E' una coppia giapponese tradizionale, estremamente romantica in tal senso.
Un giapponese tradizionalista non apprezza l'aspetto rilassato,tenero e divertente dell'amore, ma piuttosto l'aspetto complicato,sofferto,melodrammatico. l'amore deve essere una sfida che la vita ti mette davanti, non il desiderio di vivere una romantica e tranquilla vita insieme. Solo se la conquista dell'amore è sofferta e travagliata, allora si ama incondizionatamente, si innalza il proprio valore come esseri umani e si ha una grandiosa storia romantica.
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